Centro Specialistico Di Gnatologia A Roma Prati

gnatologia roma

Centro di eccellenza per la gnatologia a Roma, da anni lo studio si occupa delle disfunzioni temporo-mandibolari e dei dolori oro-facciali prendendosi cura dei propri pazienti.

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Il Dentista Gnatologo e la Sua Visita a Roma Prati

Il Dentista specializzato nella branca gnatologica è colui il quale si dedica alla risoluzione delle problematiche articolari e dei dolori oro-facciali che puoi avere.

Bruxismo, cefalee, tensioni muscolari, acufeni e problematiche cervicali sono solo alcune delle possibili patologie da poter curare.

La visita si compone di test clinici, radiografici ed elettromiografici con l’aggiunta dell’utilizzo di numerosi macchinari per il miglioramento della patologia.

La Gnatologia

La gnatologia è quella branca dell’odontoiatria che studia le disfunzioni stomatognatiche dovute a patologie a carico delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM).

Il sistema stomatognatico si definisce come l’insieme degli apparati coinvolti in masticazione e deglutizione, postura, respirazione e fonatoria. La gnatologia studia come ripristinare il corretto equilibrio delle arcate dentali e dell’apparato stomatognatico in generale, agendo quindi non solo sui denti ma anche su tendini e muscoli.

Uno degli strumenti più utilizzati è il bite, o più correttamente placca di ricoordinamento del movimento articolare e muscolare. E’un valido strumento gnatologico per risolvere problematiche riguardanti l’occlusione, effettuare stretching muscolare, migliorare problematiche riguardanti l‘articolazione temporo-mandibolare (ATM) e l’integrità condilo-discale e diminuire gli effetti di usura del bruxismo sui denti.

Spesso tali problematiche, con l’aggiunta di stress e patologie sistemiche, possono portare ad avere fastidiosi disturbi, come mal di testa, mal di schiena e acufeni. Vediamo nel dettaglio cos’è il bite, come funziona e quando serve.

Cos'è, Come Funziona e a Cosa Serve

Essenziale, trasparente, quasi invisibile. Il bite è una mascherina in resina in grado di cambiare, in meglio, la qualità della vita di chi lo indossa.

In odontoiatria, il bite viene utilizzato per trattare diverse problematiche, come le varie forme di malocclusione dentale e tutti i disturbi che ne derivano: dolori all’ATM con il classico “click” articolare, acufeni, dolori muscolari, problematiche riguardanti la postura e bruxismo, ovvero l’inconsapevole abitudine di digrignare i denti.

Varie Tipologie del Bite

Il bite deve essere realizzato in maniera specifica per il singolo paziente, prendendo prima un’impronta delle arcate dentarie e, in seguito, andando a modificarlo di volta in volta in base ai cambiamenti muscolari ed occlusali del paziente.

In sintesi, bisogna intervenire in modo specifico sui difetti del singolo per correggerli e migliorarli.

Per questo motivo, i bite morbidi, i preformati, le mascherine stampate con cuspidi e solchi, le mascherine di qualsiasi tipo non soggette a controllo o modifica, non hanno nessun valore clinico e terapeutico.

La Lavorazione del Bite

l bite non è assolutamente una mascherina che copre i denti ma è un presidio terapeutico che lavora sull’inclinazione di piani rigidi che va modificato, corretto e monitorato dal clinico durante un arco temporale di mesi.

Per velocizzare e migliorare il risultato, l’odontoiatra si può avvalere dell’aiuto di ulteriori terapie come l’ozono, il laser, la regenoterapia e di strumenti di indagine radiologici, elettromiografici e di rilevamento del posizionamento condilare etc. Gli appuntamenti saranno quindi cadenzati a seconda delle singole caratteristiche ed esigenze del paziente.

Quanto Tempo Va Portato Il Bite?

Di solito, si consiglia di tenere in bocca la placca almeno durante la notte, anche se, in realtà, quest’apparecchio può essere indossato in qualsiasi momento, anche di giorno, visto che si toglie e si pulisce facilmente. Anzi, più lo si utilizza, migliori saranno gli effetti

Come Pulire Il Bite?

l bite, quando non viene utilizzato, va mantenuto nella sua apposita scatolina insieme ad una garza umida. Deve essere lavato regolarmente con uno spazzolino dedicato e con l’utilizzo di saponi fortemente tensioattivi.

In presenza di calcificazioni, bisogna lasciarlo una notte all’interno di aceto bianco e poi pulirlo energicamente.